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Venerdì 16 Marzo noi bambini delle classi 5, con i nostri insegnanti, ci siamo recati nell’Auditorium della nostra scuola dove, ad aspettarci, c’erano il presidente provinciale dell’Unicef, sig. Michele Carriero, e la signora Rachele Calabrese, un’ex insegnante, ora volontaria dell’associazione.

Ha avuto inizio una “lezione speciale”.

 

Abbiamo ricordato quali sono i “Diritti dei bambini”.

Noi bambi, uno alla volta, abbiamo nominato: il diritto alla vita, il diritto ad avere un nome, una nazionalità, a conoscere i propri genitori e ad essere accuditi da loro, il diritto alla libertà, all’istruzione, alla salute, al gioco e al pensiero, il diritto all’amore.

Tutto questo mi ha fatto capire che non hanno importanza il colore della pelle e il sesso, né la religione, né che lingua parli, né se è un diversamente abile, né se è un ricco o un povero, perché nel mondo siamo tutti uguali e abbiamo gli stessi diritti.

Troppi bambini ogni giorno muoiono per cause banali e prevedibili, perché mancano il cibo, i vaccini, le medicine, le zanzariere; una sola donazione può salvare una vita.

Se l’adozione di una Pigotta, la popolarissima bambola di pezza, aiuta a salvare la vita di un bambino, noi dobbiamo essere fieri di partecipare a questo progetto di raccolta fondi.

Da anni la nostra scuola collabora con l’Unicef aderendo all’iniziativa “Una pigotta adottata, una vita salvata”. Grazie all’impegno di tante maestre, mamme, nonne che vi partecipano, la nostra scuola ha ricevuto una medaglia ed è diventata “Scuola Amica dell’Unicef”.

L’Unicef aiuta milioni di bambini, vittime della malnutrizione, della violenza, della guerra e della sua crudeltà, della solitudine e della fame.

Tanti bambini come me sono costretti ad uccidere contro la loro volontà e non vogliono più tornare dalle loro famiglie perché si vergognano di ciò che hanno fatto. E quanti genitori, per salvare la vita ai propri figli, per garantire loro un futuro migliore, disperati, li allontanano su dei grossi barconi nella speranza che approdino su terre più fortunate, come l’Italia.

Impegniamoci tutti affinché i diritti dei bambini vengano rispettati, lavoriamo insieme per costruire comunità migliori, salviamo la loro vita, lottando perché nascano e crescano sani.

Aiutiamoli a realizzare i propri sogni.

 

I bambini della classe 5^C

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